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Nagel: "Confermiamo vendita 3% di Generali"

Mediobanca conferma l'alienazione ma legata al buon valore del titolo. L'auspicio è la cedere la quota il prima possibile, "ma con un buon impatto sul bilancio".

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"Non ci sono orizzonti temporali precisi" per la cessione del 3% di Generali che Mediobanca ha in programma. Lo ha detto il ceo dell'istituto di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, primo azionista della compagnia triestina con il 13,2%. "La generazione di capitale (di Mediobanca, ndr) è andata meglio del previsto, quindi il buffer di capitale è ancora più solido e questo ci consente di guardare alla dismissione del 3% di Generali con un po' di attenzione ai valori piu' che sul tema di capitale", cioé la vendita sarà "più legata al valore del titolo", ha detto Nagel nel corso di una conference call con le agenzie stampa.

Parlando con gli analisti, Nagel ha precisato che la banca auspica la cessione della quota il prima possibile, "ma con un buon impatto sul bilancio".

Mediobanca potrebbe anche valutare la partecipazione all'Ipo di Veneto Banca, anche se al momento "non è sul tavolo". Lo ha detto l'ad Alberto Nagel. "Lo valuteremo nell'ambito della quotazione se fosse indispensabile per fare la quotazione". L'impegno all'Ipo della Vicenza per 75 milioni "era finalizzato a ottenere quotazione di cui eravamo arranger insieme ad altri", ha spiegato. Su Veneto Banca "se ci dovessero chiamare perché c'è bisogno di un ordine per la quotazione lo valuteremo", ha aggiunto.

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