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Cna: la guerra blocca la crescita dell’economia veneta

I dati dell’Osservatorio Economia e Territorio. Tre sono stati i nodi più pressanti: l'aumento dell'inflazione trainata dal rincaro dei costi energetici; il Superbonus e l'attuazione del Pnrr in base alle risorse allocate al Veneto

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IMAGOECONOMICA 

Le ottimistiche previsioni per il 2022 di una netta ripresa dell'economia veneta che finalmente usciva dalla pandemia, nel giro di nemmeno sessanta giorni si sono capovolte a causa del conflitto tra Russia e Ucraina scoppiato lo scorso 24 febbraio.

È quanto emerge dall'Osservatorio Economia e Territorio di Cna Veneto, tre sono stati i nodi più pressanti in questo 2022: l'aumento dell'inflazione trainata dal rincaro dei costi energetici; il Superbonus; l'attuazione del Pnrr in base alle risorse allocate al Veneto. L'aumento dei costi dell'energia letteralmente arrivati alle stelle - rincari di + 215% per l'energia elettrica e, per il gas, addirittura del +1.180% nei confronti del livello registrato nel periodo gennaio-ottobre 2020 - hanno determinato la faticosa risalita dell'economia delle imprese con una pesantissima ricaduta sulle imprese artigiane del comparto agroalimentare, del manifatturiero e sulle le imprese energivore.

Se l'economia del comparto casa aveva in qualche modo innestato la marcia grazie al Superbonus, le innumerevoli modifiche - ben 16 in poco più di due anni - hanno messo in serie difficoltà sia imprese che committenti. Ciò nonostante il Veneto è stata tra le regioni che meglio hanno gestito l'utilizzo di questo strumento fiscale, con 40mila asseverazioni (un picco nel mese di settembre 2022 con 7.122 interventi avviati), il 75,4% di lavori completati per oltre 4 miliardi di euro ed un importo medio degli investimenti in detrazione di circa 134.000,00 euro.

Altro nodo che ha legato il mondo economico a quello politico è stato rappresentato dall'attuazione del Pnrr. In Veneto, risultano attualmente allocate risorse per 3,9 miliardi di euro, pari al 6,2% del totale nazionale delle risorse ripartite (62,3 miliardi di euro). Rispetto al precedente monitoraggio, sempre l'Osservatorio segnala un incremento sia del valore delle risorse assegnate al Veneto (+ 1,1 miliardi), sia della quota regionale sul totale nazionale. Ma ora è necessario che queste risorse si traducano in azioni concrete.

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