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Mido, l’occhiale torna al pre Covid: «Ma il 2023 non ci dà certezze»

Alla fiera di Milano il termometro di un settore in cui il Veneto eccelle: stato di salute buono, tuttavia il contesto appare critico e si temono le nubi provocate dall'impennata dei costi

Stefano Vietina
2 minuti di lettura

Lo stato di salute è buono, ma il contesto appare critico e si temono le nubi provocate dall’impennata dei costi, che rischia di minare la crescita del settore nei prossimi mesi. Se comunque Mido, la più importante fiera internazionale dell’occhialeria, è una fotografia dello stato dell’arte, quella che si è aperta ieri a Milano Rho è tornata alla nitidezza ed allo splendore pre Covid.

Lo dicono i numeri del comparto presentati da Anfao, l’associazione che riunisce i fabbricanti di articoli ottici: il 2022, pur a lungo caratterizzato da carenza di materie prime, forti problemi della catena di approvvigionamento, picco dell’inflazione, debito e conflitti geopolitici, si è chiuso positivamente a livello di sistema. «L’occhialeria italiana ha performato in maniera brillante sui mercati internazionali» spiega il presidente di Mido e di Anfao Giovanni Vitaloni «ed il pre-consuntivo 2022 vede una produzione dell’occhialeria italiana salita a 5,17 miliardi di euro, in crescita del 24% rispetto al 2021. Le aziende italiane sono 830, gli addetti, stabili, 18.250». Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono circa il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 22,5% sul 2021 arrivando a 4,94 miliardi di euro. L’export degli occhiali da sole nel 2022 ha fatto segnare una variazione tendenziale del 28, 9%, attestandosi a quasi 3, 4 miliardi di euro, dopo essere stato molto penalizzato in periodo pandemico. Le esportazioni di montature hanno segnato, invece, una crescita del 9, 9%, arrivando a 1, 4 miliardi di euro.

Del buono stato del comparto testimoniamo anche i numeri di Mido edizione 51: più di 1.000 espositori, oltre 150 paesi rappresentati, 6 padiglioni, 8 aree espositive, più di 30 appuntamenti tra convegni, incontri, tavole rotonde ed eventi nei 3 giorni, oltre 250 giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo, 7 canali social per condividere video, foto e post sul salone; 1 canale TV ufficiale con interviste e approfondimenti realizzati nei padiglioni di Mido, la piattaforma digitale B2B su cui trovare news, contatti e scoprire le collezioni di alcuni degli espositori presenti.

Presenti tutti i big, ad iniziare da EssilorLuxottica, con in testa l’amministratore delegato Francesco Milleri, che ieri ha trascorso alcune ore nello stand di oltre 1.000 mq che presenta tutti i brand che compongono l’azienda, dai marchi di lenti a quelli delle montature, dalla progettazione al servizio, dagli astucci ai brand legati all’innovazione. Poi Marcolin, con l’amministratore delegato Fabrizio Curci; De Rigo, con l’Ad Michele Aracri ed il vice presidente esecutivo Maurizio Dessolis, Marchon e Safilo, dal cui stand peraltro niente è trapelato in merito alle preoccupazioni per quanto riguarda il futuro dello stabilimento di Longarone.

«Il ritorno di Mido a inizio febbraio, che confermeremo anche per le prossime edizioni almeno fino al 2026» ha sottolineato Giovanni Vitaloni «ci ha premiati, con una risposta massiccia da parte delle aziende, tra rientro dei big del settore, brand asiatici e debutti di piccole realtà indipendenti che hanno scelto Mido per affacciarsi al mercato. Le prime settimane di febbraio sono strategiche per consentire alle aziende e ai buyer di muoversi con le giuste tempistiche commerciali, anticipando la presentazione delle nuove collezioni per avere un ritorno economico già nel primo trimestre dell’anno» . Grande attenzione agli ottici ed ai buyer con occasioni di dibattito, riflessione e condivisione, pensate per la quotidianità dei centri ottici: contenuti concreti su temi come la consulenza stilistica, il rinnovamento del punto vendita, il marketing e la comunicazione, gli eventi promozionali.

«Molto importante è anche il tema della sostenibilità - ha ribadito Giovanni Vitaloni - vogliamo che Mido sia occasione per condividere le esperienze di chi è virtuoso. Nel nostro settore, ormai da tempo, abbiamo tante aziende attive in progetti di sostenibilità e proprio a loro abbiamo deciso di dedicare un premio, il CSE Award (Certified Sustainable Eyewear)». Il premio verrà assegnato domenica mattina.

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