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Confartigianato: «In Veneto 1,8 miliardi incagliati per il Superbonus»

Confartigianato Imprese Veneto ha scritto una lettera al presidente del Veneto Luca Zaia, a Prefetti e Presidenti di Provincia: «Ad oggi sono oltre 48 mila le asseverazioni autorizzate tra condomini e villette nelle sette province

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(ansa)

Confartigianato Imprese Veneto ha scritto una lettera al presidente del Veneto Luca Zaia, a Prefetti e Presidenti di Provincia, a proposito dei crediti incagliati per il Superbonus, che a livello regionale ammontano a 1,8 miliardi di euro.

«Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 febbraio - spiega il presidente Roberto Boschetto - ha interrotto inaspettatamente la cessione dei crediti e lo sconto in fattura ma non ha risolto il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi. Secondo le stime del Governo, si tratta di 19 miliardi di euro, già maturati, che, tradotto per il nostro Veneto significa un miliardo e 843 milioni di euro in "pancia” a imprese e famiglie che, se non pagati, mettono a rischio migliaia di cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie in corso in tutta la regione. Ad oggi sono oltre 48 mila le asseverazioni autorizzate tra condomini e villette nelle sette province».

Boschetto propone quindi «tre soluzioni per sbloccare i crediti pregressi: un intervento di acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico di ultima istanza, anche coinvolgendo le grandi imprese partecipate; invitare gli istituti di credito che ancora avessero capienza per farlo ad acquistare i crediti nei cassetti delle aziende, ma soprattutto consentire immediatamente agli Istituti di credito di utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti maturati dalle imprese di tutte le dimensioni, dai professionisti e dalle famiglie. Misure che però risultano assenti dal decreto-legge approvato dal Governo. Qualsiasi altra soluzione parziale - conclude -, come l'intervento sulla responsabilità solidale contenuto nel Dl, non risolve la questione in quanto non interviene sul problema principale, quello di individuare i soggetti che possono monetizzare crediti pregressi».

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