Carraro su Cortina 2026: «Sui lavori non sono tranquillo»
Il presidente di Confindustria Veneto è intervenuto al meeting dei giovani imprenditori del Nordest: «Già ci sono rallentamenti e sarà difficile vederli per le Olimpiadi»

«Io non sono molto tranquillo. Sulle opere a supporto, che sono quelle che avranno ricadute sugli anni successivi, già ci sono rallentamenti e sarà difficile vederli per le Olimpiadi». Lo ha detto proprio a Cortina d'Ampezzo il presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro, a proposito delle opere previste per la preparazione della località alle Olimpiadi del 2026, aprendo il meeting dei Giovani imprenditori del Nordest.
Sul tema è intervenuto anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, per il quale «l'accordo con il governo è che si mettano a terra tutte le opere, che siano finanziate e poi qualcuna si terminerà prima e qualcuna dopo». «La garanzia che abbiamo» ha sottolineato «è che debbano essere finanziate tutte».
Il presidente di Confindustria si è poi soffermato sul tema dell’immigrazione: «Nella nostra regione il
saldo tra chi emigra e chi rientra è negativo per 250 mila unità all'anno; significa che perdiamo una città come Padova. Dobbiamo capirne le ragioni, e questo rende per il Veneto indispensabile l'immigrazione. Abbiamo bisogno di stabilire dei flussi di persone formate e integrate, altrimenti ci troveremo sempre alle prese con problemi che tutti noi vediamo tra cui l'impossibilità di aumentare produttività e Pil per mancanza di manodopera».
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