In evidenza
Sezioni
Quotidiani GNN

La via delle acquisizioni per creare a Nordest veri campioni globali

Le Top100 in corsa più forti del trend di crescita dell’economia italiana. La presentazione del magazine di Nordest economia nella sede del Messaggero Veneto

Elena Del Giudice
Aggiornato 3 minuti di lettura

Il direttore Paolo Mosanghini, a sinistra, e Manuel Forte

 

Una platea di circa 200 ospiti, tra imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, manager, per assistere alla presentazione di Top100, la ricerca, contenuta nel magazine che sarà possibile acquistare in edicola da domani, realizzata da Nordest economia con PwC e Fondazione Nord Est. Sul palco il direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, la direttrice de Il Piccolo Roberta Giani, la giornalista di Nordest economia Roberta Paolini, che hanno intervistato gli imprenditori Andrea Illy, presidente del Gruppo Illy, Gianpietro Benedetti, presidente della Danieli, e Matteo Zoppas, imprenditore e presidente dell’Ice, l’Agenzia che ha la mission di accompagnare le imprese sui mercati esteri.

Il debutto

Ma prima di entrare nel dettaglio dei numeri, dei bilanci e delle storie d’impresa, la politica si è ritagliata uno spazio. Ospite per un intervento di saluto infatti l’assessore alle Attività Produttive, appena confermato nell’incarico dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga che proprio ieri mattina aveva reso nota la composizione della giunta, Sergio Emidio Bini, e il neo sindaco di Udine Alberto Felice De Toni. Confermato impegno nei confronti del mondo economico regionale è arrivato dal rappresentante della giunta Fedriga, il sindaco De Toni ha colto l’occasione per annunciare l’istituzione di un assessorato ad hoc per i progetti europei.

Aziende in corsa

«Top100 - ha esordito quindi Manuel Forte di PwC - non è solo una classifica ma l’occasione per affrontare temi rilevanti per le imprese». Da qui la scelta del fil rouge dell’edizione 2023 dell’evento, dedicata all'internazionalizzazione. E non poteva essere altrimenti in una regione come il Fvg che occupa una posizione leader proprio per la sua apertura ai mercati internazionali. A Gianluca Toschi di Fondazione Nord Est, è andato il compito di riassumere con i numeri l’aggregato Top100 che se nel 2020 richiedeva alle imprese un fatturato minimo di 375 milioni di euro per entrare nel novero delle prime cento aziende dell’area Fvg-Veneto-Trentino Alto Adige, nel 2021 ha alzato l’asticella portandola 465 milioni, 90 milioni in più. Un'indicazione che il ’21 per le Top100, è andato «molto bene» ha sottolineato Toschi, richiamando il +24% medio di fatturato per il 50% delle imprese che sale al +37,5% per il 25% delle aziende, a fronte di un 6% che ha visto flettere i ricavi. Buono anche l’andamento della redditività e dell’utile, e un’indicazione molto forte sulle intenzioni delle imprese Top sta nel fatto che il 65% «ha reinvestito preparandosi dunque - ha detto Toschi - ad affrontare le sfide future», destinando parte dell’utile a innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. A crescere di più nel ’21 sono state le imprese produttrici di beni di investimento; meno bene è andata alla grande distribuzione, sostanzialmente stabile la moda.

La marcia in più

Il trend si spiega con il fatto che, arrivata la marea, questa ha alzato tutte le barche? Secondo Toschi no. E’ vero che la crescita generalizzata c’è stata, ma le performance delle Top100 sono state superiori al trend. Dimostrando evidentemente di avere una marcia in più. Il ricercatore si è quindi soffermato su un altro fenomeno: la globalizzazione che si regionalizza. Oltre un terzo delle imprese ha infatti cambiato almeno un fornitore strategico negli ultimi 2 anni, scegliendolo più vicino e possibilmente in Italia. Questo «è un fenomeno che, secondo gli imprenditori, tenderà a consolidarsi - aggiunge oschi - e offre grandi opportunità per il sistema nordestino e italiano».

Poche acquisizioni

Forti nell’export, ma quanto forti nell’internalizzazione, intesa nel suo significato più ampio? Molto meno. «Eppure - è stata la considerazione di Nicola Anzivino, PwC - le aziende del Nordest che sono davvero forti lo sono diventate anche attraverso le acquisizioni». Operazioni, soprattutto all’estero, alla portata delle aziende nordestine, che però non si fanno. PwC ha monitorato 20 operazioni portate a termine negli ultimi anni, di queste il 30% negli Usa, il 65% in Europa, la percentuale residua nel resto del mondo, pochissime in Asia. Ma “chi” si avvenuta in operazioni di questo genere? «Spesso la spinta è arrivata con l’ingresso del private equity» segnala Anzivino, che evidentemente spinge ad un cambio di mentalità e ad una trasformazione: da campioni nazionali a campioni globali. I punti di forza su cui fare leva in un’ottica di crescita, le imprese Top - e più in generale le aziende del Nordest - li hanno. Si chiamano «competenze industriali, che si dovrebbero espandere anche in nicchie ad alto valore aggiunto».

Guardare agli Usa

Andrebbero colte le opportunità derivanti dall’acquisizione di asset industriali, magari negli Usa. Si può crescere anche acquisendo competenze distintive. «E anche l’innovazione - rimarca Anzivino - si può acquistare».Così come si possono acquistare divisioni che, per altri, non sono più strategiche, ma che per noi possono essere un’opportunità. «Manifestazioni di interesse - suggerisce - si possono fare andando a bussare alla porta di altre aziende». Molte le ragioni per fare acquisizioni, ad esempio anche per diversificare produzioni e prodotti, oltre che per presidiare mercati o per rilevare aziende che hanno una presenza globale. Infine: un percorso di trasformazione e crescita un’azienda lo si può completare in 10 anni oppure in 2, e un’acquisizione è in grado di abbattere i tempi ed essere moltiplicatore di crescita. La scommessa è darsi appuntamento a 3/5 anni «ceti che le Top100 avranno portato a termine acquisizioni di successo».

Le interviste

È stato il direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, alla fine delle relazioni, ad intervistare Matteo Zoppas, da poche settimane alla guida di Agenzia Ice, la cui mission è accompagnare le imprese italiane sui mercati esteri e attrarre investimenti stranieri in Italia, che si è soffermato sull’andamento dell’export e sui piani di Ice. Roberta Paolini ha quindi intervistato il presidente del Gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti, gruppo leader nella progettazione e costruzione di impianti siderurgici, indagandone le strategie. Infine La direttrice de Il Piccolo, Roberta Giani, ha chiuso l’evento di Top100 conversando con Andrea Illy, presidente del Gruppo triestino del caffè.

e.delgiudice@gnn.tit

I commenti dei lettori