Profili introvabili, in Fvg il 56 per cento delle assunzioni è difficoltosa
Maura Delle Case
Sono 10.770 i lavoratori ricercati dalle imprese Fvg nel mese di settembre, 29mila quelli per il trimestre settembre-novembre, nel primo caso il volume è stabile rispetto a un anno fa, nel secondo in leggera crescita, dello 0,5%.
Ancora una volta non sarà facile per le aziende della regione rispondere al proprio fabbisogno occupazionale: il 56,6% delle assunzioni in programma (+4% rispetto a un anno fa), vale a dire oltre 6.000 dei lavoratori cercati dalle imprese a settembre, infatti sarà difficoltosa.
A firmare la previsione è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal ed elaborato per il Fvg dal Centro Studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine. Sono le grandi imprese, quelle con oltre 250 dipendenti, a incrementare maggiormente le assunzioni programmate (+160), mentre le realtà di minore dimensione registrano un calo.
Il comparto manifatturiero nel complesso programma 3.120 entrate (+1% a livello tendenziale), 950 le costruzioni (-2,1%). Per le imprese dei servizi sono previsti 6.700 contratti di lavoro (dato stabile rispetto a 12 mesi fa), mentre con 1.770 contratti previsti, segnano un balzo in avanti i servizi alle persone. «Ancora una volta - commenta il presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo - si riconferma il ruolo di traino delle attivitànei servizi-commercio turismo e servizi alle aziende e alle persone sui dati delle nuove assunzioni».
Zoomando sulle tipologie contrattuali, il tempo determinato pesa per il 51% del totale delle entrate previste, seguono tempo indeterminato (19%), contratti di somministrazione (18%), contratti di apprendistato (5%) e altri contratti non alle dipendenze (3%), alle dipendenze (3%) e contratti di collaborazione (1%). Come detto, le imprese prevedono difficoltà nel reperimento di oltre 6mila assunzioni a settembre, confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” (39,1%) seguita dalla “preparazione inadeguata” (12,7%).
I gruppi professionali con mismatch più elevato sono gli operai specializzati addetti alla rifinitura delle costruzioni (83,2% la quota di entrate difficili da reperire), i tecnici della salute (83,3%) e gli specialisti nelle scienze della vita (84,5%). Di non facile reperimento anche le figure non qualificate in agricoltura e manutenzione del verde (88,7%).
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