Finint punta su Banca Profilo. L’istituto dedicato al private banking che ha come principale azionista la Sartor di Matteo Arpe sta continuando il suo percorso di cessione. La banca di Enrico Marchi ha fatto un’offerta per il dossier, e dopo il ritiro di Banor Sim, potrebbe avere più chance per arrivare acquisire il pacchetto di controllo. Se l’operazione andasse a dama Finint potrebbe accelerare nel processo di quotazione in borsa che, altrimenti, sarebbe comunque in programma per la primavera del 2022.
Banca Finint SpA ha approvato i conti 2029 che si chiudono con un Margine finanziario e da servizi di 56,1 milioni di euro (+5,8%), con commissioni nette che ammontano a 49,8 milioni di euro (+5,6% ). L’utile lordo consolidato è andato a 18,8 milioni, in lieve calo rispetto ai 20,8 milioni del 2019 dovuto per più di 1 milione al sostenimento di costi non ricorrenti relativi all’operazione di riorganizzazione mentre l’utile netto consolidato è di 21,1 milioni di euro.
"Banca Finint - prosegue Marchi - ha registrato risultati più che positivi, così come l’area ex Securitisation Services che nella sua rodata attività ha saputo cogliere occasioni positive, mentre Finint SGR prosegue nella sua espansione di masse gestite e nuovi prodotti. Pur in una situazione di generale incertezza siamo confidenti che la banca possa proseguire i piani futuri forte della sua solida posizione patrimoniale e della sua capacità di adattarsi a contesti complessi e sfidanti come quelli che il Covid ci ha presentato”