Zecchinel, Tergas: «Introvabili gas come Argon e Azoto richiesti dal manifatturiero»
L’imprenditore veneto è pessimista rispetto al futuro prossimo. «Le prospettive per l’autunno sono piuttosto incerte»
Nicola Brillo
Marco Zecchinel, Ad di Tergas
PADOVA. «La CO2 manca principalmente a causa degli alti costi elettrici: per “estrarre” i gas di frazionamento dell’aria serve infatti energia elettrica. E visti i prezzi si creano colli di bottiglia lungo la filiera. Inoltre, molto spesso, l’anidride carbonica è un sottoprodotto di altre lavorazioni, in particolare di quella dei fertilizzanti. L’aumento del costo delle materie prime ha reso antieconomico la produzione principale, che si ferma, e dunque anche quella secondaria». Marco Zecchinel guida la Tergas, società di famiglia, che da 35 anni distribuisce gas e miscele ad uso tecnico, alimentare, medicinale e per la refrigerazione.
Fondata nel 1987 dal papà Luciano, ha sede a Noventa di Piave e dà lavoro a 50 dipendenti.
«Alla difficile situazione si aggiunge il fatto che in questa stagione c’è una maggiore domanda di bibite gassate - aggiunge Zecchinel, che è anche presidente di Confapi Venezia -. Anche la situazione in Ucraina ha contribuito a creare problemi in tutta Europa. Dove erano presenti molte acciaierie, a lato si trovavano torri di frazionamento che producono ossigeno e altri gas. Con la guerra è andato distrutto tutto, con ripercussioni nella filiera e importanti deficit di metri cubi».
Non manca però solo la CO2, scarseggiano anche argon e azoto, gas fondamentali per la manifattura del Nordest. Le prospettive future sono ancora incerte, le premesse per l’autunno non sono buone, i problemi che hanno causato le criticità non sono risolti.
«Fino ad oggi siamo sempre riusciti a soddisfare le richieste dei nostri clienti, ma purtroppo l’outlook non è positivo per l’autunno, a causa dei costi elettrici che continuano a salire - spiega ancora l’ad di Tergas -. Fortunatamente alcuni impianti di fertilizzanti, che si fermano d'estate per i consueti lavori di manutenzione, ripartiranno e contribuiranno alla creazione di CO2».
L’anidride carbonica viene utilizzata per la gasatura dell’acqua, delle bevande zuccherate e nei processi di saldatura, negli impianti medicali e nel campo delle refrigerazione industriale, per sostituire i gas ad effetto serra. Da anni è allo studio infatti l’utilizzo dell’anidride carbonica negli impianti di refrigerazione. Questo però non farà che aumentare sensibilmente la richiesta in futuro, con conseguenze, se non aumenta la produzione, sui prezzi.
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