«Il patto dello champagne accelera la crescita di Domori»
Il nuovo ad Edoardo Pozzoli: «L’accordo con la famiglia Rothschild valorizza l’eccellenza dei nostri prodotti. A fine anno fatturato intorno ai 27 milioni»
Luigi Dell’Olio
Proseguire nella politica della crescita senza strappi, che in una fase di stagnazione (e forse recessione prossima) dell’economia sarebbe già un grande risultato. È l’obiettivo di Domori, azienda di cioccolato super premium che fa parte del Polo del Gusto, la subholding del gruppo Illy che racchiude tutti i business extracaffè.
Da novembre la società ha un nuovo amministratore delegato, il 40enne manager torinese Edoardo Pozzoli, con precedenti esperienze nel campo dell’industria alimentare, da ultimo presso la Centrale Latte d’Italia, il terzo polo di settore nella Penisola, dove ha ricoperto l'incarico prima di direttore generale e successivamente di amministratore delegato. Il presidente del Polo, Riccardo Illy, gli ha affidato il timone dell’azienda dopo averne saggiato le qualità nella gestione di siti produttivi complessi e in operazioni di sviluppo strategico come cessioni di ramo d'azienda, implementazione canali export, implementazione nuove linee di prodotto.
Come si è chiuso il 2022 di Domori e quali sono le previsioni per l’anno da poco iniziato?
«Siamo ancora in attesa dei risultati definitivi, che non dovrebbero discostarsi molto da quota 27 milioni di euro, vale a dire un milione più del 2021. Il dato conferma le previsioni che avevamo indicato pur non immaginando gli stravolgimenti ai quali sarebbe andata incontro la nostra economia nel corso dell’anno. Quanto al 2023, contiamo di crescere allo stesso ritmo, in modo da chiudere intorno ai 28 milioni, con un contributo sia dal canale tradizionale, sia dalle vendite retail».
L’ultima novità è l’annuncio di un accordo con Champagne Barons de Rothschild per la distribuzione italiana in esclusiva della società francese. Come si inquadra alla luce delle vostre strategie di crescita?
«Oltre a essere specializzata nel segmento del cioccolato super-premium, Domori distribuisce anche gli altri prodotti del Polo del Gusto potendo contare su una rete di agenti composta da 100 professionisti, che raggiungono ogni località della Penisola. Dunque dai succhi di frutta a marchio Achillea alla frutta lavorata di Agrimontana, dal tè di Dammann Frères agli storici marchi di cioccolato britannico Prestat e Rococo Chocolates, fino ai biscotti e prodotti da forno di Pintaudi».
L’accordo con la famiglia Rothschild conferma il vostro posizionamento nella fascia più alta del mercato. «Esattamente. Le famiglie proprietarie delle due aziende hanno una lunga storia imprenditoriale alle spalle e sono accomunate dalla ricerca dell’eccellenza nei settori in cui operano. Lo champagne è un mondo in cui la filosofia della qualità dirompente, che contraddistingue anche Domori e tutti i marchi del Polo del Gusto, emerge con evidenza, per lo strettissimo legame tra gli aspetti fondanti di tradizione, salvaguardia della terra e innovazione».
Su quali cantieri state lavorando?
«Dopo aver inaugurato il primo monomarca Domori a Torino, progettiamo nuove aperture. Di pari passo abbiamo completato il nuovo sito produttivo a None, in provincia di Torino, e tra tre mesi completeremo lo spostamento degli uffici».
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