Geox cresce più delle attese, i ricavi salgono del 21 per cento
I dati preliminari mostrano l’uscita dalle difficoltà della pandemia Moretti Polegato: “Redditività positiva già nel 2022”
Roberta Paolini
Geox torna a respirare a pieni polmoni. Ieri sono stati comunicati i dati preliminari del 2022, che mostrano una crescita delle vendite a doppia cifra, con ricavi in progresso del 21% a quota 735,5 milioni di euro. La crescita è confermata in tutti i canali e in tutti i principali mercati, con una prospettiva di tornare ad un risultato operativo positivo già nell’anno appena trascorso. La posizione finanziaria netta risulta negativa per 49,8 milioni, in forte miglioramento rispetto ai 64,3 milioni del 31 dicembre 2021, grazie ad un virtuoso controllo del capitale circolante.
Nel 2023 Geox conferma le linee guida del Piano e si aspetta ricavi in crescita del 6-8% sul 2022. «I dati preliminari del 2022, nonostante un contesto complesso, evidenziano un rilevante miglioramento rispetto allo scorso anno e sono superiori alle attese» ha spiegato il patron di Geox Mario Moretti Polegato, fondatore e presidente del gruppo di Biadene di Montebelluna. Inoltre testimoniano, ha aggiunto, «l’efficacia delle iniziative previste nella fase di crescita 2022-2024 “Bigger & Better” del Piano Strategico focalizzata sul rilancio del brand, su forti investimenti sul prodotto e sullo stile, sulla rinnovata attenzione alla distribuzione multimarca, sul digitale e sulla produttività dei negozi monomarca sia diretti che in franchising».
La scarpa che respira conta su una rete complessiva di 717 negozi, di cui 315 a gestione diretta, nel 2022 ha continuato il suo programma di ottimizzazioni dei punti vendita presenti nei mercati più maturi e la conseguente espansione in paesi in cui la presenza c’è, ma è ancora limitata. In tutto sono stati chiusi 89 negozi a fronte di 38 nuove aperture Le azioni di razionalizzazione delle attività non profittevoli effettuate nel 2020-2021 hanno permesso, spiega ancora la nota, di ridurre strutturalmente la base dei costi e di intensificare gli investimenti nelle attività più strategiche. Tutto questo, preannuncia Polegato: «ci dovrebbe consentire di tornare a un risultato operativo (EBIT) positivo già nel 2022 archiviando quindi le difficoltà legate alla pandemia e ponendo le basi per lo sviluppo futuro ». Il 2023 è iniziato bene per Geox, dice ancora, e «conferma le nostre aspettative di crescita sia sul fronte dei ricavi che della redditività. Le vendite nei nostri negozi diretti sono ad oggi positive rispetto ad un anno fa; la campagna vendite della collezione SS23 per il canale multimarca si è conclusa con una crescita a doppia cifra e anche la campagna della collezione FW23 (ancora in corso) sta riportando le stesse evidenze positive. Tutto questo, oltre a confermare la validità delle scelte strategiche, ci rende sempre più fiduciosi sul raggiungimento degli obiettivi di crescita e redditività del Piano Industriale sia per il 2023 che per il 2024».
Per quanto riguarda la situazione del conflitto russo-ucraino, Geox sottolinea che in entrambi i paesi il business è sviluppato principalmente tramite terzi, wholesale e franchising (al 100% in Ucraina e al 70% in Russia). Alla luce di questi eventi – spiega la nota - il Gruppo ha sospeso, poco dopo lo scoppio del conflitto, ogni nuovo investimento diretto in Russia, ritirato il management europeo e sta «gestendo la situazione nel breve periodo in modo da essere pronto a mitigare gli impatti di ogni decisione futura relativa alla propria presenza in Russia» dice la nota. Alla fine del 2022 i ricavi nell’area Russia e Ucraina sono risultati in linea con il Piano a 74 milioni di euro (circa il 10% del fatturato consolidato), l’incremento è stato principalmente riferibile all’apprezzamento del Rublo sull’Euro. —
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