Il mercato resta debole, Electrolux ferma Porcia
Due giorni di stop alla produzione e riduzione d’orario Mai così basso il budget dei volumi della fabbrica di lavatrici
Elena Del Giudice
Due giorni di stop alla produzione per entrambi i turni questa settimana, altri due la prossima, e nel mezzo, ovvero nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì, orario ridotto a 6 ore. E le previsioni per quel che resta del mese di marzo non lasciano speranze in una inversione del trend che proseguirà anche in aprile, dove probabilmente l’utilizzo della cassa integrazione sarà più ridotto grazie al calendario che tra Pasqua e 25 aprile, ci pensa da sé a frenare la produzione.
La fabbrica è quella dell’Electrolux di Porcia che continua a marciare a ritmo ridotto con un budget di 39 mila apparecchiature previsto per questo mese, e un numero così contenuto - in tempi “normali” - non si era mai visto.
«Sia per questa che per la prossima settimana si conferma lo schema dei due giorni di stop generale - spiega Gianni Piccinin, Fim Cisl - e nei giorni restanti la riduzione d’orario con la copertura data dalla cassa integrazione. Non si sa ancora se il modello proseguirà anche per le due restanti settimane del mese, ovviamente la speranza è che gli ordini riprendano a salire in aprile e, in misura maggiore, a maggio».
Intanto in aprile, dalla seconda settimana, scatterà la procedura legata all’accordo sulla ristrutturazione annunciata dal Gruppo in Italia, con i 222 esuberi individuati di cui 76 a Porcia. Poca cosa, ovviamente, rispetto ai 4 mila a livello mondo, e con un impatto contenuto sulle persone, visto che si parla di uscite volontarie e incentivate.
Numeri certi al momento non ce e sono, ma stando alle stime dei sindacati, sono una quindicina le persone che si sono dichiarate disponibili a lasciare l’azienda in questa prima tranche. Più o meno un quarto del totale tra i 36 addetti diretti alla produzione e i 40 indiretti (tra impiegati e dirigenti).
Entro la fine del mese è previsto un incontro tra sindacati e azienda per definire il calendario ferie mentre non c’è ancora una data per la riunione del coordinamento di Gruppo né per il tavolo di settore chiesto da Fim Fiom e Uilm e condiviso dal ministro.
Il punto è che «il mercato non riparte» è la considerazione di Roberto Zaami, Uilm. «E anche la filiera - aggiunge Piccinin - sta iniziando a soffrire: tra i fornitori di Electrolux, piccole aziende anche artigiane, ce ne sono diversi che hanno chiesto di accedere al Fis (il Fondo che interviene con gli ammortizzatori sociali nelle micro e piccole aziende che non hanno accesso alla Cig, ndr)».
Procedono, ma non in accelerazione, i lavori sulla nuova linea che sarà dedicata alla nuova piattaforma di prodotto. «Non abbiamo dubbi sul fatto che gli investimenti a Porcia verranno completati - aggiunge Zaami -, il fatto che questo accada rapidamente sarebbe un segnale rispetto alla ripresa del mercato che ancora non si vede. Porcia è stata penalizzata moltissimo dai problemi nella catena di approvvigionamento di componenti, non vorrei che questo si fosse trasformato in una perdita di quote di mercato».
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