L&S, la leader della luce, sul tetto dei 130 milioni di euro
Il gruppo, controllato da Clessidra, in tre anni ha raddoppiato i ricavi. Chiude il ‘22 a 129,4 milioni, +29,4%. Il ceo Barteselli: «Abbiamo investito molto in innovazione, ora mostriamo al mondo che cosa sappiamo fare»
Elena Del Giudice
La luce, quella funzionale e discreta, che emoziona e “arreda” per il solo fatto di esserci, che si vede, pur - a volte - essendo invisibile, declinata in progetti che si possono definire sartoriali, studiati appositamente per il proprio cliente. L’avanzata di L&S, gruppo con headquarters a Brugnera diventato leader nelle soluzioni e sistemi di luce integrata per il settore dell’arredo, il mobile e il retail, in fondo si spiega così. «We make your projects shine», ricorda il claim Pietro Barteselli, ceo di L&S, ovvero «noi facciamo brillare i vostri progetti, una tag line nata per un evento ma che riflette molto bene ciò che facciamo».
Pietro Barteselli
Il gruppo pordenonese, controllato da Clessidra private equity attraverso il fondo Clessidra capital partners 3, forte di un’acquisizione portata a termine la primavera scorsa di Forma e Funzione, ha chiuso il ’22 «con un fatturato di 129,4 milioni di euro - rimarca Barteselli -, +29,4%», di cui il 70% realizzato sui mercati esteri». E la crescita non è un exploit, visto che dall’ingresso di Clessidra, L&S è passata, in tre anni, da 75 a quasi 130 milioni di euro di ricavi. «Risultati - è il commento di Luciano Iannuzzi, operating managing director di Clessidra e consigliere di L&S - che evidenziano come il percorso di sviluppo si è dimostrato vincente».
L&S ha internazionalizzato diversi anni fa «con l’obiettivo di presidiare i diversi mercati - ancora il ceo -: la nostra società cinese non è un centro di produzione a basso costo, ma un avamposto per servire il mercato locale».
Lo stand di L&S a Dusseldorf
Complessivamente conta 500 dipendenti e 4 centri di ricerca e sviluppo, una scelta «che conferma la struttura di un gruppo ben radicato nei territori in cui è presente», ancora il ceo. L’organizzazione poggia su un centro di ricerca dedicato alle tecnologie, driver, sensori, telecomandi, connettività smart home, e centri territoriali (oltre che in Italia, in Germania, Usa Cina) «in cui l’attività core è la co-progettazione e il co-design con i clienti. Mettiamo la nostra conoscenza della luce e le nostre abilità tecniche a disposizione dei clienti, diventiamo abilitatori in grado di portare ad un altro livello i progetti dei nostri clienti». E tra le richieste, «c’è quella di fare luce restando invisibili, parliamo quindi di una luce che c’è ma non interferisce, è pervasiva ma non invadente, e ottenere questo risultato richiede una capacità di progettare la luce “dentro” qualcosa, in cui noi siamo leader», rivendica Barteselli.
Produzione in L&S
Parte del merito va ovviamente al Led, «una rivoluzione rispetto alle lampade a incandescenza - ricorda il ceo -, e l’evoluzione non è ancora finita. Abbiamo appena lanciato la nuova collezione di Led ad alta efficienza che consente un ulteriore abbattimento dei consumi, già ridotti, della precedente generazione con un risparmio ulteriore del 50%».
Dopo aver archiviato un anno di forte crescita, le previsioni per il ’23 sono positive. «In questi anni abbiamo investito molto in innovazione per cui questo è il momento di spingere e di mostrare al mercato che cosa possiamo e sappiamo fare, da qui la partecipazione alle mostre e agli eventi di settore più importanti al mondo, da Düsseldorf al Salone del Mobile a Interzum al Design Shanghai. Rispetto al trend, lo scorso anno abbiamo avuto un primo semestre molto dinamico ed un secondo con un ritmo meno accelerato che sta caratterizzando questo esordio del ’23. Al netto di variabili non prevedibili, ci attendiamo un andamento più sostenuto nella seconda parte dell’anno», conclude il ceo.
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