Il Vinitaly sempre più Internazionale e con il ritorno dei cinesi: «Sarà più leggero e smart»
Da 55 anni il salone veronese è la manifestazione di riferimento nel panorama globale degli appuntamenti di settore. Torna a Veronafiere dal 2 al 5 aprile e punta i riflettori sul business, con un’edizione ancora più focalizzata sul mercato e sul potenziamento, anche in chiave innovativa, dei b2b diretti
Nicola Brillo
Toccati nove Paesi per tredici tappe in dodici città e tre continenti (Europa, Asia e Nord America) che rappresentano complessivamente i due terzi del totale delle esportazioni del vino. Si è concluso il roadshow globale di Vinitaly lungo 50 mila chilometri, in collaborazione con le istituzioni, Ice-Agenzia e il sistema camerale, per presentare la principale manifestazione del prodotto enologico.
Da 55 anni il salone veronese è la manifestazione di riferimento nel panorama globale degli appuntamenti di settore. Torna a Veronafiere dal 2 al 5 aprile e punta i riflettori sul business, con un’edizione ancora più focalizzata sul mercato e sul potenziamento, anche in chiave innovativa, dei b2b diretti.
«Abbiamo avviato un importante processo di rinnovamento del nostro Vinitaly, in Italia e all’estero, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente il posizionamento del brand entro i prossimi due anni - ha commentato Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere -. Stiamo lavorando sul confronto con gli operatori, gli espositori e, ovviamente, il nuovo modello di business di Veronafiere. Business e internazionalizzazione sono le parole chiave, da raggiungere non solo con i b2b ma anche attraverso un miglioramento dei servizi online e offline, a partire dalla logistica. Con tre aggettivi mi immagino un Vinitaly più leggero, smart ed efficace».
A Verona aziende e buyer troveranno un rafforzamento del formato “Taste and Buy” con operatori specializzati individuati dalla fiera in collaborazione con le imprese e all’incremento della partecipazione della quota estera. In questa direzione si muove anche la piattaforma digitale “Vinitaly Plus”, volta al consolidamento dei rapporti commerciali lungo tutto il corso dell’anno e che permette la creazione di un’agenda per incontri durante i giorni di manifestazioni tra buyer e produttori».
Il quartiere fieristico veronese conta oltre 100 mila metri quadri netti e 16 padiglioni e si animerà con più di 4 mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. In programma al 55° Salone internazionale dei vini e dei distillati anche un palinsesto di degustazioni e iniziative speciali per valorizzare la specificità delle produzioni, sia riguardo al metodo, sia alla provenienza o al posizionamento sui mercati.
Tra le proposte presenti nei padiglioni fieristici, l’area dedicata al “quarto colore del vino” con il fenomeno degli Orange Wine, la sezione riservata alla produzioni di nicchia a tiratura limita e di altissima qualità “MicroMegaWines – Micro Size, Mega Quality” a cura di Ian D’Agata, l’Organic Hall che implementa l’offerta di Vinitaly Bio, e lo spazio riservato all’arte della miscelazione dei cocktail con Mixology.
«Quest’anno abbiamo aumentato considerevolmente il budget sull’estero e contiamo di avere circa il 40% di top buyer in più rispetto al 2022 - aggiunge Danese -. Stiamo lavorando molto sulla qualità dell’incoming, secondo una selezione spesso condivisa anche con gli espositori attraverso i consorzi. Grande ritorno sarà quello della Cina, che dopo i lockdown è pronta a riprendersi il proprio status di colosso emergente».
In contemporanea a Vinitaly si terrà anche Sol&Agrifood con B/Open ed Enolitech, mentre i wine lover sono attesi al fuorisalone Vinitaly and the city (in programma dal 31 marzo al 3 aprile) con un calendario di eventi culturali, masterclass, installazioni, performance e degustazioni nelle vie del centro e nei set più esclusivi della città.
Spazio anche a Vinitaly Design con un focus sui prodotti e sugli accessori che completano l’offerta legata alla produzione e alla promozione. Il salone è dedicato all’oggettistica per la degustazione e il servizio, agli arredi per cantine, enoteche e ristoranti e al packaging personalizzato e da regalo. E al salone è legato anche Vinitaly Design Int’l Packaging Competition, il concorso organizzato da Veronafiere ed Enolitech che premia il miglior design di packaging di vini, distillati, liquori, birre e oli extra vergine di oliva. —
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