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Patto dell’Amarone Tommasi entra al 50% in Nicolis

Si tratta di un ulteriore tassello che si aggiunge alla strategia di crescita della cantina veronese che sotto la guida di Dario Tommasi a partire dal ’97 ha messo in campo una strategia di crescita per linee esterne

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Tommasi Family Estates è entrata al 50% in Nicolis, cantina storica nella Valpolicella con 25 ettari di vigneti di proprietà e almeno altrettanti in affitto. Cantina Nicolis, tuttavia, resterà un’azienda autonoma e non sarà ricompresa all’interno del perimetro di Tommasi Family Estates.

Si tratta di un ulteriore tassello che si aggiunge alla strategia di crescita della cantina veronese che sotto la guida di Dario Tommasi a partire dal ’97 ha messo in campo una strategia di crescita per linee esterne.

Un gruppo di cantine che si sono aggiunte ai 262 ettari detenuti da Tommasi in Veneto (tra Valpolicella, Soave e Lugana) trasformando l’azienda veronese in uno dei principali proprietari italiani di vigneti: oggi sono circa 799 ettari.

«Amarone è storia, territorio e, per noi, è anche famiglia», ripete Dario Tommasi. Adesso, come scrive il Sole 24 Ore, questa nuova avventura in partnership con Nicolis azienda che con Tommasi è anche tra i soci fondatori dell’associazione delle Famiglie Storiche cantine che cioè condividono la politica di premiurization dell’Amarone e filosofie produttive spesso simili ma senza alcun rischio sovrapposizione.

Perché laddove la domanda supera di gran lunga l’offerta, come per l’Amarone, non c’è sovrapposizione ma solo complementarietà.

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