Cresce il terziario 603 nuove imprese, ma in Fvg pesa il costo del credito
Il rapporto curato per Confcommercio Fvg fotografa il recupero post-pandemia: in frenata le chiusure
Maura Delle Case
Saldo in netto miglioramento, nel primo trimestre dell’anno, per le imprese del terziario Fvg che chiudono, rispetto al precedente, con un balzo in avanti del +36%, in controtendenza rispetto al dato nazionale, stazionario se non in peggioramento nello stesso periodo. Il settore in regione è pesa per il 68% sul totale delle imprese extra-agricole e si rivela, oggi più che mai grazie al traino del turismo in piena ripresa, locomotiva dell’economia regionale.
Una locomotiva con grande fiducia in se stessa: nel primo trimestre del 2023 migliorano infatti sia quella rispetto all’andamento dell’economia del Paese sia quello per la propria attività. È quanto emerge dall’Osservatorio curato per Confcommercio Fvg da Format Research, un’indagine trimestrale basata su un campione di 1.536 imprese, statisticamente rappresentativo dell'universo del servizi in Fvg.
A presentare il report ieri in Regione a Udine è stato il direttore scientifico della società di ricerca Pierluigi Ascani insieme al presidente di Confcommercio Fvg, Giovanni Da Pozzo, e all’assessore regionale alle attività produttive Sergio Emidio Bini. Presenti anche il Cristian Vida, numero uno di Confidi Friuli, e il direttore del consorzio per il credito Stefano Bravo. «Una fotografia con dati positivi – ha commentato i dati Da Pozzo con i colleghi presidenti di Gorizia, Gianluca Madriz, di Pordenone, Fabio Pillon, e di Trieste, Antonio Paoletti – in particolare sul fronte turistico, con quasi un milione di presenze, di cui oltre uno su tre di provenienza straniera».
DEMOGRAFIA
In Fvg le nuove imprese nate tra gennaio e marzo sono state 603. Poco lontane dal raddoppiare le 322 del trimestre precedente rappresentando in termini di natalità il miglior risultato degli ultimi 4 periodi. Dopo il picco di 1.404 imprese cessate nel quarto trimestre dell’anno scorso, il 2023 inizia con una contrazione delle cessazioni, pari a 993 che consegna un saldo a fine marzo di -390 imprese. Ancora negativo, ma in netto miglioramento rispetto al precedente, precipitato a -1.082.
FIDUCIA
Tra gennaio e marzo come detto migliora la fiducia nell’andamento dell’economia del Paese da parte delle imprese del terziario Fvg che passa da un indicatore di 38 punti del IV trimestre 2022 a 40 del primo trimestre 2023 con una previsione a giugno di 43, un punto in più che a livello nazionale. In deciso miglioramento anche la fiducia delle imprese nell’andamento della propria attività economica. L’indicatore passa da 44 a 50 punti alla fine di marzo 2023 e la previsione a giugno è di 55, che riporta il terziario Fvg in piena area di espansione del mercato. «L’aumento dell’indice di fiducia degli imprenditori per l’andamento economico e per il futuro delle proprie attività è un attestato del gran lavoro fatto dalla Regione in collaborazione con le associazioni di categoria in questi anni - ha commentato ieri il dato l’assessore Bini -. Nella precedente legislatura abbiamo messo a disposizione del terziario mezzo miliardo di euro per superare la crisi».
SETTORI
È la ricezione turistica quella che vede crescere di più la fiducia per la propria attività, da 57 a 65 punti, seguita dal commercio food che passa da 50 a 64. Bene anche la ristorazione (da 46 a 52), i servizi alla persona (da 50 a 57), i servizi alle imprese (da 52 a 56), mentre restano sotto la soglia di espansione dei 50 punti il commercio non food, che pure passata 29 a 39, e i trasporti (da 36 a 45). Dal punto di vista territoriale, la fiducia più alta per la propria attività si respira in provincia di Udine, dove l’indicatore passata 57 a 62, seguono Pordenone (da 54 a 60), Trieste (da 45 a 54) e Gorizia (da 38 a 45).
RICAVI
Migliora l’indice dei ricavi delle imprese del terziario Fvg con un indicatore che a marzo passa a 53 dai precedenti 42. Turismo e servizi sono le vere e proprie locomotive dell’economia del terziario Fvg e fanno rilevare miglioramenti in termini di trend ormai consolidati e superiori al trend di crescita nazionale. —
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