Brennero: «Procedura contro l’Austria»
L’Italia e l’Unione europea hanno messo sotto accusa l’Austria ieri in Lussemburgo nel corso del Consiglio Traporti. Al centro della contesa i divieti e i limiti alla circolazione dei veicoli industriali nel tratto austriaco dell’asse del Brennero che, denunciano Confindustria e associazioni di categoria, danneggiano le imprese italiane che esportano verso i Paesi europei
Giorgio Barbieri
L’Italia e l’Unione europea hanno messo sotto accusa l’Austria ieri in Lussemburgo nel corso del Consiglio Traporti. Al centro della contesa i divieti e i limiti alla circolazione dei veicoli industriali nel tratto austriaco dell’asse del Brennero che, denunciano Confindustria e associazioni di categoria, danneggiano le imprese italiane che esportano verso i Paesi europei e con esse le imprese di trasporto merci che transitano attraverso il corridoio del Brennero.
«Il vicepremier e ministro Matteo Salvini formalizzerà la procedura di infrazione nei confronti dell'Austria per i divieti al Brennero», ha annunciato il Mit al termine della riunione, «la decisione è maturata dopo il Consiglio Trasporti in Lussemburgo: l’Italia ha esposto tutte le sue ragioni, sostenuta con forza dalla Germania e poi da altri Paesi come Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Olanda, Bulgaria». Poco prima aveva infatti preso posizione anche la commissaria europea per i Trasporti, Adina Valean: «Tutte le misure unilaterali prese sul Brennero non sono utili, anche per l’Austria stessa, non sono positive e non sono sostenibili. Lo ha detto la commissaria europea per i Trasporti, Adina Valean, al termine del Consiglio Ue Trasporti. «Sono delusa dal fatto che mentre Italia e Germania approverebbero un compromesso, l'Austria continua a ritardare, vuole continuare le discussioni e non si sposta» dalla sua posizione «per accettare alcuna proposta. Questo non è costruttivo». «La situazione al Brennero è drammatica, abbiamo code di 50 chilometri in Baviera e saranno ancora più lunghe», ha aggiunto il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, «è necessario trovare una soluzione comune per assicurare la fruibilità di questo collegamento. Dobbiamo tutelare ambiente e trasporti». «Finalmente la marcia è ingranata», ha detto il presidente di Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, «porre fine a un illegittimo atteggiamento del governo austriaco».
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