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ApiNordest: carenza di manodopera e cuneo fiscale i nodi del mondo delle costruzioni

Fino a 100 euro in più in busta paga dal 1 luglio per i lavoratori dipendenti ma solo fino al 31 dicembre 2023. Questa la sostanziale novità introdotta dal “Decreto Lavoro” (D.L. 4 Maggio 2023 n. 48): una misura volta ad aumentare il compenso netto per i lavoratori attraverso un esonero contributivo ma che non essendo un intervento strutturale solleva numerosi interrogativi

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Opportunità e limiti del “Decreto Lavoro” sono stati analizzati in occasione di un convegno organizzato da ApiNordest durante il quale è stata sottolineata la necessità di un’azione congiunta tra imprenditori, istituzioni pubbliche e sindacati.

Fino a 100 euro in più in busta paga dal 1 luglio per i lavoratori dipendenti ma solo fino al 31 dicembre 2023.

Questa la sostanziale novità introdotta dal “Decreto Lavoro” (D.L. 4 Maggio 2023 n. 48): una misura volta ad aumentare il compenso netto per i lavoratori attraverso un esonero contributivo ma che non essendo un intervento strutturale solleva numerosi interrogativi e lascia aperte molte incertezze per il futuro.

Se ne è parlato a Villa Grimani a Martellago in occasione del convegno promosso da ApiNordest, un’associazione che è nata a dicembre 2021 con 13 soci fondatori tra imprenditori delle costruzioni e professionisti dei servizi collegati, italiani e macedoni, con l’intento di sviluppare internamente e verso il territorio regionale e internazionale, una migliore cooperazione attraverso lo sviluppo di una rete di rapporti economici, professionali e sociali.

Motore dell’associazione il suo presidente Munir Semsi, macedone in Italia dal 1992 oggi titolare di un’impresa edile veneziana da oltre 4 milioni di fatturato e oltre 25 dipendenti. Focus dell’incontro la presentazione, davanti a una platea di imprenditori e dipendenti del settore edile, delle novità normative ma anche una riflessione sulle problematiche aperte che riguardano in particolare il mondo delle costruzioni e che sono strettamente legate con il tema del cuneo fiscale.

A intervenire come relatori il consulente del lavoro Paolo Bustreo, il direttore provinciale dell’INPS di Rovigo Marco De Sabbata, il direttore INAIL di Venezia Terraferma Donatello Ghezzo, Marco Zecchinel presidente di Confapi e Massimo Grella segretario generale CISL Venezia.

Presenti all’incontro anche la vicesindaco di Martellago Monica Cornello, l’assessore alle attività produttive del Comune di Martellago Luca Faggian, l’assessore alle attività produttive del Comune di Venezia Simone Venturini, il presidente di Ance Venezia Giovanni Salmistrari, Cristiano Perale Presidente del Centro Edile Ance Venezia, Dragan Bogdanovski viceconsole della Macedonia del Nord e Stojan Vitanov console generale. All’incontro è giunto anche il saluto del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che attraverso una lettera ha incoraggiato l’impegno dell’associazione sul territorio.

IL NODO DELLA CARENZA DI MANODOPERA

“Abbiamo una difficoltà costante - ha affermato Munir Semsi - nel reperimento di manodopera. Molti lavoratori del nostro settore si sono spostati all’estero dove ricevono stipendi più alti. Qui in Italia un dipendente di un’impresa edile costa al datore di lavoro circa 3500 euro al mese, ma in busta paga ne vede solo 1500. La misura introdotta dal Decreto Lavoro è positiva ma non è sufficiente e soprattutto non è definitiva: noi imprenditori abbiamo bisogno di certezze di lungo periodo. Dovremmo arrivare a invertire le cifre: di 3500 euro 2000 dovrebbero essere per il dipendente e 1500 per lo stato. Solo così possiamo motivare i nostri collaboratori a operare nell’edilizia, valutando anche una migliore gestione dei flussi da paesi extraeuropei. A questo proposito la nostra associazione ha intenzione di sviluppare un tavolo di lavoro proprio con la Macedonia per reperire e formare il personale che ci serve”.

“Il decreto entrato in vigore il 5 maggio di quest’anno - ha introdotto Paolo Bustreo - si pone come obiettivo la continuità della crescita economica del nostro paese che è iniziata dopo due anni di pandemia. Il punto più importante è l’introduzione dell’esenzione dei contributi a carico del lavoratore che vengono portati dal 3 al 7% o dal 2 al 6% a seconda degli importi. Questo è il progetto del governo per far si che si innalzi il netto del lavoratore da un minimo di 60 a un massimo di 100 euro. Questa misura però varrà fino al 31 dicembre 2023, quindi significa che dal 1 gennaio del 2024 dovremo in qualche modo sopperire a questa nuova mancanza di retribuzione e trovare altri sistemi, possibilmente più strutturali, per dare certezza al mondo del lavoro”.

“Associazioni come ApiNordest sono importanti proprio per sviluppare un dialogo con le istituzioni - ha affermato Marco De Sabbata (INPS) - per rafforzare l’inclusione e promuovere il rispetto delle regole per creare valore sociale. Compito dell’INPS è quello di essere accanto all’imprenditore e sostenere le imprese virtuose: non siamo controparti, siamo insieme parte della stessa comunità”.

“Anche l’INAIL è un alleato delle imprese - ha aggiunto Donatello Ghezzo (INAIL) - per promuovere la sicurezza sul lavoro e soprattutto per prevenire gli infortuni attraverso programmi di finanziamento per le imprese che investono in prevenzione”.

“Il 60% delle imprese italiane non aderisce ad alcun sistema di rappresentanza - ha detto Marco Zecchinel (CONFAPI) - e questo è un vulnus del nostro sistema sociale perché significa che la parte produttiva del paese non partecipa alla vita politica, non vota, non è rappresentata nelle decisioni. Per questo l’Italia ha bisogno di associazionismo e ha bisogno di associazioni come ApiNordest che credono in questo paese molto più di noi”.

“Anche il sindacato deve fare la sua parte - ha aggiunto Massimo Grella (CISL) - riuscendo a cambiare pelle per smettere di essere in contrapposizione con le imprese e al contrario creare collaborazione e proposta, sempre nella tutela del lavoro e dei lavoratori, altrimenti non usciamo dalle sabbie mobili in cui questo paese si trova. Lì dove abbiamo cercato soluzioni condivise sono stati raggiunti risultati importanti”.

L’associazione ApiNordest conta oggi 60 iscritti di cui 46 imprese, 9 professionisti e 5 soci sostenitori per un giro d’affari aggregato di 30milioni di euro. Ha promosso nel 2022 una due giorni di dialogo tra istituzioni e imprese alla presenza di una delegazione del governo macedone in Veneto. Ha sostenuto 22 famiglie terremotate in Turchia con una raccolta fondi di 22mila euro. Tra gli obiettivi per i quali ApiNordest si sta impegnando c’è la creazione di una Camera di Commercio italo-macedone e l’apertura di una scuola edile, oltre che il supporto e la formazione degli associati.

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