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Pandemia alle spalle, gli aeroporti veneti verso quota 15 milioni di passeggeri

L’analisi dei dati distinti per aeroporto (Venezia, Treviso e Verona) evidenzia come ognuno degli scali stia progressivamente recuperando quote di traffico. Bozzolo (Save): «A Venezia, la tassa sugli sbarchi danneggerebbe la ripresa»

Giorgio Barbieri
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Sono stati quasi 15 milioni i passeggeri che nel 2022 hanno utilizzato gli aeroporti del Veneto: il Marco Polo di Venezia, il Canova a Treviso e il Catullo di Verona. Numeri che mostrano un recupero complessivo dell’81% del traffico del 2019, anno di riferimento prima della crisi determinata dalla pandemia. E sui quali, va sottolineato, pesa ancora la guerra in Ucraina dato che la Russia garantiva mezzo milione di passeggeri l’anno. «E l’inizio dell’anno ci fa ben sperare», afferma Camillo Bozzolo, direttore commerciale e marketing aviation di Save, «Venezia è tornata quasi alla parità, Verona è al 90% e Treviso all’85%». E per i prossimi mesi Emirates ha già previsto il ritorno del volo giornaliero per Dubai e la Delta ha anticipato al 12 marzo il collegamento diretto con New York.

I numeri del Marco Polo

I passeggeri movimentati sullo scalo di Venezia nel 2022 sono stati circa 9 milioni, di cui oltre 1 milione da giugno a settembre, con un recupero dell’81% sul traffico 2019. I primi 4 vettori sono basati al Marco Polo: Ryanair e Wizz Air hanno aperto le loro basi quest’anno, aggiungendosi a quelle già esistenti di easyJet e Volotea. Le cinque principali compagnie aeree network sono state Air France, Lufthansa, British Airways, Iberia e KLM, la cui complessiva incidenza sul traffico dello scalo è stata pari al 18%. I principali mercati internazionali sono stati Francia, Gran Bretagna e Spagna mentre le destinazioni preferite sono state Parigi, Barcellona, Catania, Napoli e Madrid. Verso est si riconferma il volo di lungo raggio su Dubai, già riattivato a luglio 2021. Oltre ad essere una destinazione di crescente interesse per il mercato italiano, Dubai rappresenta uno snodo fondamentale per i collegamenti con l’Asia. Nell’estate 2023, oltre alla riconferma dei voli sul Nord America (Atlanta, Newark, Philadelphia, Toronto e Montreal), il network intercontinentale si arricchirà con i nuovi collegamenti di medio raggio sull’Arabia Saudita (Riyad e Jedda) e su Smirne, in Turchia.

I numeri del Canova e del Catullo

Treviso ha gestito oltre 2,6 milioni di passeggeri da inizio anno, con un recupero dell’81% dei flussi del 2019 e una crescita alimentata dagli investimenti di Ryanair (a giugno 2021, con la riapertura dello scalo, ha inaugurato una sua base operativa stabile con 2 aeromobili) e Wizz Air. Ryanair ha registrato oltre 2,2 milioni di passeggeri nel corso del 2022 (81% del traffico rispetto al 2019). Wizz Air ha movimentato oltre 400mila passeggeri, in linea con il 2019. Principali rotte nel corso del 2022 sono state Bruxelles, Bucarest, Tirana, Lamezia Terme e Parigi. Verona ha registrato circa 3 milioni di passeggeri nel 2022, recuperando l’82% dei volumi di traffico del 2019. Un ottimo risultato, se si considera che nel 2019 il mercato russo, oggi totalmente assente, contava oltre 235mila passeggeri, circa il 6,5% del traffico complessivo. Principali destinazioni sono state Catania, Palermo, Bari, Cagliari e Londra LGW. Nel corso dell’anno è poi ripresa l’operatività sulle destinazioni turistiche di lungo raggio: Repubblica Dominicana, Maldive, Tanzania e Kenya.

Gli scenari

Sui numeri positivi continua però a pesare la tassa sui decolli che il Comune di Venezia ha annunciato di voler introdurre. «Non sono preoccupato per la stagione estiva», aggiunge Bozzolo, «ma per quella invernale. Altri Paesi, come il Marocco, stanno facendo di tutto per essere più attrattivi. E non vorrei che, come ha già annunciato Ryanair, le compagnie possano privilegiare scali più convenienti economicamente».

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