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In Veneto sprint finale sui contratti stabili: +577% a dicembre

Più 81% le assunzioni a tempo determinato in Veneto in tutto il 2015. Ma a dicembre, evidenzia Veneto Lavoro, l'accelerazione è andata "oltre ogni aspettativa": +24 mila contratti per i cambiamenti della legge di stabilità 2016

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VENEZIA. Continuano a crescere in Veneto i contratti a tempo indeterminato con un'accelerazione a fine anno. Lo dicono i dati aggiornati al 31 dicembre 2015 pubblicati il 7 gennaio da Veneto Lavoro che evidenziano la continuità dell'incremento delle as­­sunzioni e del­le trasformazioni a tempo indeterminato e lo sprint a fine 2015.

Tale accelerazione "è chiaramente collegata alle scelte delle imprese di anticipare assunzioni etrasformazioni per utilizzare la decontribu­zione prevista per gli eventi attivati nel 2015, infatti la legge di stabilità 2016 ne ha ridotto sia l'entità (da 8.060 a 3.250 an­nue) sia la durata (da tre a due anni)" spiega Veneto Lavoro.

Nel 2015 le assunzioni con contratto a tempo indeterminato in Veneto sono aumentate dell'81% rispetto al corrispondente periodo del 2014: 145.500 contro 80.600. A dicembre sono state registrate quasi 24.000 assunzioni con un incremento, rispetto a dicembre 2014, del 577%, superiore a ogni aspettativa.

Le trasformazioni (includendo, oltre che i passaggi da tempo determinato a tempo indeterminato anche il consolidamento degli apprendisti che hanno concluso il periodo formativo) nel 2015 sono aumen­tate del 62% ri­spetto al corrispondente periodo del 2014: 61.000 contro 38.000.


Anche per le trasformazioni nell’ultimo bimestre 2015 si è registrata un’impennata assai significativa. "Si tratta in gran parte di trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato" spiega la nota.


Per quanto riguarda le cessazioni, il trend di crescita non risulta significativamente accelerato a fine anno, "anche se qualche ulteriore aggiustamento nei dati a tale riguardo ci potrà essere con le revisioni dei prossimi mesi" annuncia Veneto Lavoro. Per l’insieme del 2015 la variazione delle cessazioni rispetto al 2014 risulta attorno al 10%.

“Avere messo le politiche del lavoro come priorità nelle scelte della nostra Regione, ed aver investito in strumenti per poter operare scelte opportune nei confronti delle imprese e dei lavoratori, ha permesso al Veneto di cogliere al meglio i cambiamenti normativi ed economici” dice l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan.

“Ho chiesto a Veneto Lavoro – continua – di avviare nei prossimi mesi anche un approfondimento sull’impatto economico degli incentivi alle assunzioni, al fine di monitorare l’equilibrio tra politiche attive e politiche passive del lavoro. La crescita dei contratti a tempo indeterminato –  chiude l’assessore regionale – è il sintomo di un sistema imprenditoriale veneto sano e in ripresa, come confermano i dati su pil ed export in Veneto, migliori rispetto alla media italiana”.
 

Qui la misura completa con tutti i dati

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