In Fvg cresce il part time femminile involontario
A tempo parziale sono occupate il 35% delle donne, il 15% involontariamente. Solo il 12% ricopre ruoli dirigenziali, nei profili impiegatizi sono il 57,6%. Le retribuzioni delle donne dirigenti sono inferiori di oltre il 20%

Lavoro femminile sempre più improntato al part time involontario: è il primo dato che emerge dalla ricerca sull'occupazione delle donne in Fvg, commissionata dalla Cisl Fvg ad Idea Tolomeo.
A fronte di un tasso di occupazione pressoché stabile - attestato nel terzo trimestre 2015 al 54,7% (contro il 55,3% del 2014) - a crescere, così come in tutto il Nordest, è la quota di donne occupata a tempo parziale, che in Fvg è del 35%. Tuttavia, il dato più delicato riguarda la matrice del part time, che, sempre più, risulta involontaria. In altri termini, si assiste a un avvicinamento numerico tra tempi parziali involontari e volontari, con questi ultimi in calo.
Quanto al Fvg, la quota di part time involontario è al 15%, contro il 5% di Austria, il 2% di Croazia e l'1% di Slovenia. "Sicuramente - commentano per la Cisl Fvg, il segretario generale Giovanni Fania e la segretaria Claudia Sacilotto - il dato è condizionato dall'andamento della crisi, che ha colpito anche l'occupazione femminile e le possibilità reali per una donna, magari con figli, di trovare il lavoro desiderato. Ci preoccupano anche le ricadute, a partire da capacità salariale".
A prendere corpo dalla ricerca è anche la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con la regione in bilico tra due «modelli» contrapposti. Nonostante il Fvg confermi l'importanza della spesa operata dai Comuni e la minore percentuale di spesa pagata dagli utenti (18% rispetto al 19% italiano), con un costo complessivo tra i più bassi, dopo il Veneto, resta prioritario e strategico ampliare la gamma dei servizi offerti (anche in relazione alla flessibilità oraria) e rendere ancora più accessibili le rette delle strutture, comunque alte.
È poi ancora evidente il tetto di cristallo che blocca la carriera delle donne. Solo il 12% ricopre ruoli dirigenziali, nei profili impiegatizi sono il 57,6%. Per quanto riguarda le retribuzioni, per le donne a livello dirigenziale sono inferiori di oltre il 20%, mentre il gap diminuisce nei profili delle operaie. Curiosità per verificare l'adesione dei congedi parentali (per i padri) introdotti dal Jobs Act. Quanto ai settori di occupazione, le donne del Fvg continuano ad essere orientate prevalentemente sui servizi (80%). Inversione di tendenza sul fronte degli studi: rispetto al 2007 le discipline che hanno conosciuto la maggiore crescita di donne laureate sono state architettura (+95%) e materie economico-statistiche (+19%), accanto al tradizionale insegnamento (+19%).
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