Friuli-Vg: contratti stabili a -36,7% nel 2016
Calano i contratti a tempo indeterminato nel primo trimestre dell'anno, lo evidenzia Ires Fvg. Boom dei voucher: in tre mesi ne sono stati venduti 1,5 milioni. Aperte 2.730 nuove partite Iva, l'aumento tendenziale è di +12%

Nel primo trimestre 2016 le nuove assunzioni a tempo indeterminato in Friuli Venezia Giulia risultano in calo del 36,7% rispetto allo stesso periodo 2015 (4.620 da 7.299), una flessione più marcata di quella nazionale (-33,4%). Lo rileva un’indagine Ires Fvg su dati Inps curata dal ricercatore Alessandro Russo.
Quella illustrata, avverte però Russo, è una dinamica fisiologica dopo la forte accelerazione di dicembre 2015, che in regione aveva fatto registrare quasi 8mila tra assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato che in un solo mese avevano usufruito della decontribuzione. A partire dal 2016 (con la legge di stabilità 2016, L. 208 del 28.12.2015) l’entità e la durata degli sgravi sono state notevolmente ridimensionate (gli importi massimi sono stati ridotti del 60%, da 8.060 a 3.250 euro, la durata è scesa da 3 a 2 anni).
Nei primi tre mesi del 2016 risultano invece stabili in regione le assunzioni a termine -0,3% (-1,7% nazionale) e quelle degli apprendisti (+1,3%, in Italia +0,1%) dopo un anno contrassegnato da una dinamica negativa. Sempre su base tendenziale (gennaio-marzo 2015/2016) sono poi in netto aumento le trasformazioni di rapporti di apprendistato (+63,2% in Fvg, a livello nazionale +20,3%) mentre diminuiscono quelle dei tempi determinati (-23,2%, media nazionale -31,4%).
Un elemento positivo è costituito dalla diminuzione delle interruzioni dei rapporti di lavoro, in calo del 9,1% in Fvg; per i soli rapporti di lavoro a tempo indeterminato tale dinamica si traduce in un saldo positivo pari a quasi +1.300 unità, anche se decisamente inferiore a quello registrato nel primo trimestre 2015 (+3.754 unità).
Sempre nei primi tre mesi del 2016 prosegue la crescita del ricorso al lavoro accessorio sia in regione, sia con ritmi ancora più sostenuti a livello nazionale. Il numero di voucher venduti in Fvg nel primo trimestre 2016 si è avvicinato a 1,5 milioni, +33% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (quasi 360.000 in più). A livello nazionale l’incremento è stato pari al 45,6% (al primo posto la Sicilia con +75,6%), nell’insieme delle regioni del Nordest al 39,2%. Solo la Valle d’Aosta presenta un incremento inferiore a quello della nostra regione (+31,5%).
Voucher riscossi
Per quanto riguarda il fenomeno del lavoro accessorio, che nel 2015 ha riguardato quasi 1,4 milioni di persone a livello nazionale e più di 50mila in Fvg, una recente analisi (pubblicata il 16 maggio) condotta da Inps e Veneto Lavoro offre ulteriori interessanti elementi, sottolinea il ricercatore dell’Ires. «In particolare nel 2015 il Fvg si evidenzia come la regione in cui è risultato più alto il numero di voucher riscossi per lavoratore (79 contro una media nazionale di 64, sempre con un valore nominale di 10 euro)».
In Fvg il 12% dei prestatori di lavoro accessorio nel 2015 erano pensionati (solo il Trentino Alto Adige presenta un valore maggiore, pari al 15%); inoltre il 35% aveva come unico reddito da lavoro i voucher (contro una media nazionale del 37%): o in quanto non aveva mai lavorato prima (13,3%) o in quanto non occupato in altra forma nello stesso anno, sebbene avesse già lavorato in precedenza (21,4%). In alcune regioni del Sud tale componente di lavoratori senza altro reddito si avvicina al 50%.
Infine il numero di committenti (prevalentemente imprese dei servizi) che hanno utilizzato i voucher in Fvg è stato di oltre 19.000 unità nel 2015, +7,5 % rispetto all’anno precedente.
Nel primo trimestre 2016 in Fvg sono state infine aperte 2.730 nuove partite Iva, un significativo aumento rispetto allo stesso periodo del 2015 (+12%, contro una media nazionale del +10%), dopo un anno caratterizzato da una dinamica opposta (-12% nella nostra regione). Il mese di marzo ha comunque segnato un rallentamento di tale dinamica, dopo i netti incrementi del primo bimestre. A livello territoriale Gorizia presenta la crescita percentuale meno elevata (+5%).
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