SUSEGANA. La multinazionale Electrolux non aspetta le decisione del Ministero e applica da subito, a decorrere dal 24 novembre, il nuovo livello di rischio, che passa da giallo ad arancione, e si allinea con gli standard valutativi dell'UE, che sono più rigidi e diversi di quelli adottati dal governo italiano.
Passaggio che riguarda tutti i dipendenti anche delle ditte esterne. La zona arancione è il secondo livello dei tre previsti. Una valutazione che si è resa necessaria dopo l'aumento del rischio contagi nell'area del Veneto e che ha visto i primi casi comparire simultaneamente in questi giorni in diverse aree dello stabilimento trevigiano. Fino a questo momento sono 6 i positivi tra i dipendenti della fabbrica.
In un'immagine di archivio l'area produzione all'Electrolux di Susegana
«La task force di coordinamento parte sindacale ha chiesto un incontro urgente, visto che l'azienda ha modificato alcune procedure di prevenzione, apparentemente anche in relazione ai nuovi protocolli ministeriali di giugno e per l'introduzione del green pass. Tra le misure cessate: misurazione della febbre in entrata a tutti; messa in quarantena per contatto stretto per operai, operai, sostituito da un tampone rapido, mancata immediata sanificazione dei locali interessati» fa sapere il sindacato.
«Le RSU di Fim Fiom Uilm chiedono un approccio precauzionale e ricordano che la procedura più corretta è sospendere temporaneamente i contatti stretti per il tempo necessario ad avere il risultato del doppio tampone molecolare, com'è sempre stato fatto in precedenza, ben più sicuro del singolo tampone rapido» .