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Flessibilità, maternità facoltativa al 100% e 14esima per tutti. L’accordo di Valentino fa scuola nella moda

“La firma del primo accordo integrativo di gruppo della Valentino rappresenta un importantissimo risultato per lo sviluppo delle relazioni industriali dell’intero sistema Moda. Perché riconosce il principio per il quale in Valentino tutti i lavoratori, di qualsiasi stabilimento in Italia e di qualsiasi natura contrattuale, possano avere stessi diritti e stesse agevolazioni”: hanno spiegato Sonia Paoloni e Giuliano Ezzelini Storti, rispettivamente segretaria nazionale e coordinatore nazionale Valentino della Filctem Cgil

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Valentino firma una proposta di contratto integrativo, un accordo che coinvolge le 4 consociate italiane del gruppo, per un totale di 2.000 addetti che lavorano negli stabilimenti in diverse regioni italiane, ed entrerà in vigore a gennaio 2023, dopo il voto dei lavoratori nelle assemblee. Le organizzazioni dei sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, insieme alle segreterie territoriali e alle Rsu di “Valentino” hanno sottoscritto l’ipotesi di contratto a Roma con i rappresentanti della società. Lo annuncia una nota della Filctem Cgil.

“La firma del primo accordo integrativo di gruppo della Valentino rappresenta un importantissimo risultato per lo sviluppo delle relazioni industriali dell’intero sistema Moda. Perché riconosce il principio per il quale in Valentino tutti i lavoratori, di qualsiasi stabilimento in Italia e di qualsiasi natura contrattuale, possano avere stessi diritti e stesse agevolazioni”: hanno spiegato Sonia Paoloni e Giuliano Ezzelini Storti, rispettivamente segretaria nazionale e coordinatore nazionale Valentino della Filctem Cgil, a margine dell'incontro.

“Con questa intesa – hanno proseguito - a tutti i lavoratori del Gruppo è stato riconosciuto un contratto di 2° livello e soprattutto è stata riconosciuta la 14esima mensilità. Inoltre, sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sono stati aumentati i congedi e le flessibilità orarie, anche riconoscendo il pagamento del 100% del salario per il primo mese di maternità facoltativa. Infine, importantissimo è l’aumentato della percentuale al 40% di pagamento delle ore prestate in regime di flessibilità contro il 15% previsto dal contratto nazionale di lavoro. Questo integrativo, con le sue acquisizioni è propedeutico per la sua estensione a tutto il settore della Moda, se si vuole rilanciare il made in Italy nel mondo sarà necessario ripartire dai lavoratori”: hanno concluso i due sindacalisti Paoloni e Ezzelini Storti.

L’accordo prevede l’istituzione di un “Comitato di Alta Rappresentanza”, che avrà competenza sulle materie di rilievo nazionale che riguardano tutti i dipendenti della società e delle controllate, e del “Coordinamento Sindacale Nazionale”, competente per tutte le materie delegate alla contrattazione di secondo livello che abbiano rilevanza nazionale su tutti i dipendenti.

Importante anche la possibilità, da parte della società, di accogliere richieste di part time anche oltre il limite previsto dal contratto nazionale; su questo tema è previsto un incontro all’anno tra la società e le Rsu. Il contratto dà il via, a partire da settembre, alla contrattazione di secondo livello riguardante tutti i siti per il riconoscimento del premio di risultato, prevede l’aumento della indennità week-end e la revisione del buono pasto, che viene portato a 7 euro per tutti i dipendenti, inclusi quelli in smart working, e porta a 60 euro l’indennità di trasferta per le sfilate di moda.

Inoltre, viene estesa la quattordicesima a tutti i dipendenti e viene ampliata, in alcuni casi, la possibilità di chiedere l’anticipo del Tfr. Sul fronte della previdenza complementare, viene aumentata dello 0,5% la quota da versare a carico della società, mentre innovazioni importanti si registrano anche su congedi, maternità, malattia, con un aumento delle ore annue rispetto a quelle previste dal contratto nazionale.

Ottimo risultato anche sul fronte della conciliazione dei tempi vita-lavoro: per le visite specialistiche sono previste in totale 16 ore annue retribuite, mentre per l’inserimento scolastico dei figli sono previste 8 ore per ogni figlio. Da sottolineare che per il congedo parentale, al termine del periodo di maternità obbligatoria, è prevista una integrazione pari al 70% della normale retribuzione mensile per i primi trenta giorni di congedo, consentendo così il raggiungimento del 100% di copertura.

Grandi passi in avanti anche su salute e sicurezza, sul contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro, sulla formazione, sui livelli di inquadramento.

r.paolini@gnn.it

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