Il lavoro in Veneto non è donna: oltre 187 mila disoccupate, il 60 per cento del totale dei senza lavoro
Dei 323.400 disoccupati registrati presso i Centri per l’impiego a fine dicembre 2022 il 58% è rappresentato dalle donne per un totale di 187.800. Sono 80.285 le donne senza lavoro con un’età compresa tra i 25 e i 54 anni, dunque in piena età lavorativa
Giorgio Barbieri
Cattive notizie dal fronte dell’occupazione femminile in Veneto. Dei 323.400 disoccupati registrati presso i Centri per l’impiego a fine dicembre 2022 il 58% è rappresentato dalle donne per un totale di 187.800. Gli stranieri sono 86.000 (27%) e per quanto riguarda la distribuzione per classe di età la prevalenza (49%) è degli adulti fra i 30 e i 54 anni (158.200), mentre i giovani rappresentano il 22% e gli anziani il 29%. A riportare i dati è il trimestrale Il Sestante che viene pubblicato sul sito di Veneto Lavoro.
Età e titolo di studio
A colpire in particolar modo, sempre per quanto riguarda l’occupazione femminile, è l’analisi dei dati divisi per fasce d’età. Emerge infatti che sono 80.285 le donne senza lavoro con un’età compresa tra i 25 e i 54 anni, dunque in piena età lavorativa. Di queste 51.975 sono diplomate o laureate. Nel complesso i laureati sono invece 28.600 (il 9%) mentre è ancora molto consistente il numero di soggetti in possesso al massimo della licenza di scuola media inferiore (35%). Tra i soggetti privi di titolo di studio (10%) e tra quelli a cui esso non è attribuibile (6%) prevalgono i disponibili stranieri.
Il fenomeno delle dimissioni
Dall’analisi emerge anche che nel 2022 le dimissioni hanno raggiunto il loro livello più alto a partire dal 2008 con riferimento sia al volume registrato (in particolare +35% sul 2019 e +15% sul 2021), sia al peso sul totale delle cessazioni a tempo indeterminato (62% nel 2019 e 70% nel 2021). Va detto che il tasso di ricollocazione a 7 giorni è del 42% e sale al 56% se si estende l’intervallo temporale di osservazione all’intero mese successivo. Il saldo tra assunzioni e cessazioni rilevato nel lavoro dipendente in Veneto, a fine 2022, risulta positivo e pari +29.000 unità, inferiore rispetto alle +59.000 posizioni di lavoro accumulate durante il 2021, tuttavia su livelli vicini alla situazione pre-pandemica rilevata nel 2019.
Crescono le assunzioni
Le assunzioni registrate nell’ultimo anno sono state 882.300, in crescita rispetto al 2019 dell’8%. Il quarto trimestre, che esprime un ritmo che si differenzia rispetto ai precedenti periodi dell’anno, ha fatto registrare 190.400 nuove attivazioni contrattuali mostrando un incremento del 10% rispetto all’analogo periodo pre-crisi. Le cessazioni sono state 235.300 e crescono del 7% rispetto al quarto trimestre del 2019.
I settori
Dal punto di vista settoriale, è il comparto industriale a crescere maggiormente con 15.700 nuove posizioni, seguono i servizi (13.100) e l’agricoltura (200). La domanda di lavoro risulta diminuita in agricoltura dove si registrano 69.700 nuovi contratti , in calo del 12% rispetto al 2019. Nell’industria, le 164.900 nuove assunzioni registrate nel 2022 aumentano del 12% rispetto al 2019 mostrando variazioni particolarmente positive nel metalmeccanico (+21%) e nelle “altre industrie” dell’ambito chimico-plastico - farmaceutico
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