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Top 500 Udine, Copetti (Icop): "Il nostro obiettivo è un giro d'affari di 200 milioni entro i prossimi tre anni"

Ricorso alla finanza straordinaria per sostenere la crescita, è stata la scelta di Icop, società con oltre 100 anni di storia, guidata da sempre dalla famiglia Petrucco, attiva nel settore edile delle infrastrutture, ingegneria del sottosuolo, fondazioni speciali, microtunnel e – di recente – edilizia marittima. La fase di sviluppo, dopo la crisi dell'edilizia che si è protratta fino al 2015 "richiedeva nuove risorse - racconta Paolo Copetti, Cfo di Icop -, passando da una finanza tradizionale a modalità più evolute e strutturate". Aumento di capitale, l'ingresso di Friulia, poi l'emissione di obbligazioni che ha portato nuove risorse "utili per attrezzarci ad affrontare il progetto della Grand Paris Express e della piattaforma logistica a Trieste”. Per Icop il ’22 si chiuderà “in crescita rispetto all’esercizio precedente e con una buona marginalità”, dati che consentono oggi “di progettare un nuovo step di crescita” agganciando il trend delle infrastrutture e dei progetti legati al Pnrr, puntando “a un giro d’affari di 200 milioni di euro nei prossimi tre anni”, conclude il Cfo.

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