M2Test, la start up triestina che monitora la salute delle ossa
Nuovi test della società triestina nata nell’Area Science Park. «Il nostro obiettivo è migliorare la vita delle persone»
Franco Vergnano
È una storia forse più unica che rara, di quelle che si riescono a raccontare nella Silicon valley, o da quelle parti. Invece è accaduta in Friuli Venezia Giulia. Madre e figlia fondano insieme una start up che, in breve tempo, è diventata una Pmi innovativa entrata anche nel progetto Elite di Intesa Sanpaolo. Stiamo parlando di M2Test Srl, un’azienda che lavora in modalità Saas (Software-as-a-service), cioè un servizio di cloud computing che offre agli utenti finali un'applicazione cloud, munita di piattaforme e dell'infrastruttura It che la supportano, tramite un browser web.
Si tratta di una start up tecnologica che vuole affiancare le proprie competenze alla medicina e alla diagnostica. «Il nostro obiettivo è migliorare la vita delle persone attraverso la valutazione del rischio di frattura fragile delle ossa. Questo avviene grazie al Bes test, un esame per la valutazione della qualità e dell’elasticità della struttura ossea e per la diagnosi, il monitoraggio e la prevenzione delle alterazioni della struttura stessa», dicono in coro le due co-fondatrici, Francesca Cosmi, docente di Costruzione di macchine e progettazione meccanica all'università di Trieste (inventrice del test) e Alessandra Nicolosi, Ceo dell’azienda.
La società nasce a Trieste nell’ottobre del 2016, dopo che la coppia aveva vinto la challenge di Innovation factory, l’incubatore certificato di Area science park, ora anche socio del progetto. In parole semplici, stiamo parlando di una malattia insidiosa, specialmente per le persone anziane (e soprattutto se donne): l’osteoporosi.
«Dedicando particolare cura a specializzazione e innovazione – spiegano le due fondatrici di M2Test – il nostro Test mira appunto a migliorare la qualità di vita dei pazienti consentendo una soluzione unica, rapida e non invasiva che permette di monitorare il reale rischio di frattura ossea, consentendo percorsi e rimedi adeguati in modo da tenere la malattia sotto controllo e soddisfare la domanda, crescente in tutto lo specifico settore, di maggior efficienza, qualità costante e assoluta sicurezza».
Dal punto di vista tecnico-diagnostico, il Best Test si basa sulla simulazione dell’applicazione di forze su quella che può essere considerata una specie di biopsia virtuale dell’architettura ossea della paziente, ottenuta da immagini radiografiche. È stato messo a punto in un arco temporale di quindici anni nell’ambito dell’attività di ricerca svolta da Cosmi che, partendo dai modelli utilizzati nelle attività di ricerca per simulare il comportamento delle strutture ingegneristiche, ha sviluppato e definito un processo di analisi che di fatto consente di determinare la qualità strutturale dell’osso.
M2Test a Trieste è in buona compagnia. «La città ha un’elevata presenza di start up ed è molto aperta ai progetti di innovazione in molteplici settori - commenta Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo -. Grazie alla collaborazione con Elite, offriamo alle start up l’opportunità di avviare un percorso di crescita, di acquisizione di competenze finanziarie e strategiche, ma anche di cultura aziendale e buona governance, così da presentarsi ben strutturate per affrontare il mercato. Crediamo molto in questi percorsi, perché le start up di valore come M2Test hanno il potenziale per dare un contributo di innovazione anche ai segmenti produttivi tradizionali. A partire dal 2018 ad oggi – conclude la manager della banca – abbiamo selezionato per il programma Elite circa 60 imprese e start up del Triveneto».
Da sottolineare che il metodo utilizzato da Best Test (acronimo di Bone ElasBc Structure Test) è coperto da vari brevetti, tra cui uno statunitense e un altro italiano.
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