Neurala, l’intelligenza artificiale a portate delle piccole imprese
Fondata da Massimiliano Versace, nasce come spin-off della Boston University. Ha potuto usufruire della collaborazione con la Nasa che ha investito 1,6 milioni
Franco Vergnano
Già il nome di per sé risulta evocativo: Neurala. L’azienda con il quartier generale a Trieste è riuscita a portare l’intelligenza artificiale sulle linee di montaggio delle Pmi. Neurala nasce da un’idea di Massimiliano Versace, professore di intelligenza artificiale alla Boston University e fondatore del dipartimento Neuromorphics lab presso la stessa università.
Cresciuto a Monfalcone, dopo essersi laureato in psicologia all’università di Trieste, nel 2001, con il supporto di una borsa Fulbright si trasferisce negli Stati Uniti dove continua a coltivare la sua passione per la neuroscienza e le tecnologie applicate all’intelligenza artificiale (Ai).
Insieme alla consorte Heather Ames e ad Anatoli Gorchet, nel 2006 fonda Neurala, società che si specializza nello sviluppo di tecnologie legate al “deep learning” applicato all’intelligenza artificiale fino a diventare una realtà affermata in tutto il mondo. In oltre 15 anni di lavoro Neurala ha portato avanti attività di ricerca e studio nell’ambito dell’Ai anche grazie alla collaborazione con Nasa, Darpa, National science foundation e con altre agenzie di ricerca e università statunitensi.
Nel 2020 ha lanciato il nuovo prodotto Neurala Via (Visual inspection automation), basato sul brevetto algoritmico Lifelong-deep neural network e finalizzato al miglioramento del controllo qualità nel processo produttivo dell’industria manifatturiera. Così anche l’intelligenza artificiale è diventata a portata di Pmi. Infatti il sistema Via permette di implementare efficacemente la “visione digitale” per il controllo qualità: può essere integrato anche su hardware low-cost.
La velocità di ispezione può arrivare a 60 -120 pezzi al minuto. La personalizzazione dell’algoritmo? È sufficiente una memoria visiva di 50, 100 immagini. Tra i partner industriali troviamo Ima group (leader europeo nell’impacchettamento) e Antares vision. Racconta Massimiliano Versace, Ceo e fondatore di Neurala: «L’intelligenza artificiale non è più una tecnologia elitaria. Può essere utilizzata per l’ispezione visiva e il controllo di qualità in ogni ambito del settore manifatturiero».
Neurala, nata come succede spesso negli Stati Uniti da uno spin-off della Boston university, ha potuto usufruire della collaborazione con la Nasa che ha investito 1,6 milioni di dollari per sfruttare il software di intelligenza artificiale della startup in progetti per l’esplorazione spaziale. L’algoritmo Lifelong-deep neural network è oggi installato su 56 milioni di dispositivi (robot, smartphone, droni e macchine industriali) ed è il cuore tecnologico del sistema Via per il controllo qualità della produzione.
Tra gli azionisti di Neurala ci sono fondi di investimento e venture capital, perlopiù americani (Zebra ventures, Pelion venture, Draper associates, 360 Capital partners, Idinvest partners, Cougar capital) che hanno portato in dote capitali per 26 milioni di dollari.
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